Il tema dell’energia tocca la quotidianità di ognuno di noi. In un mondo interconnesso e toccato dalle conseguenze del riscaldamento climatico e delle urgenze ecologiche, anche gli artisti contribuiscono con le loro sensibilità creative e il loro sguardo critico a dare forma a questa urgenza e realtà. Ubicato in una regione di straordinaria bellezza, forte e fragile al contempo, anche il Centro Internazionale di Scultura contribuisce ad affrontare questo aspetto e dedica la sua programmazione estiva al tema dell'energia nelle sue diverse accezioni.
Inaugurazione della mostra
8 giugno 2024 alle ore 16:00
Il Centro Internazionale di Scultura presenta tre artisti che affrontano il tema dell'energia in un senso più ampio e diversificato:
Flavio Paolucci, artista originario di Biasca, che nel 2024 celebrerà i suoi 90 anni, decano della scultura ticinese, conosciuto ben oltre i confini cantonali, esporrà tre opere, di cui due inedite. Le due opere di grande formato uniscono vetro e pietra in un insieme concettuale, da un lato tematizzano lo scioglimento dei ghiacciai, e dall’altro la contrapposizione tra l’energia minerale e l’energia naturale; mentre la terza opera di Paolucci, un uovo di marmo, perfettamente realizzato e protetto da un guscio di legno, evoca l'energia onnicomprensiva della vita.
Penelope Margaret Mackworth Praed, artista anglo-svizzera residente in Ticino dal 1977, completa il progetto presentando opere recenti, sculture-filigrane metalliche, basate su calcoli matematici e statistici, con le quali l’artista affronta e “misura” i fenomeni naturali che la circondano. Mackworth Praed ci offre una visione affascinante e unica del cosmo e dell'interconnessione dei fenomeni geologici e naturali. Anche Penelope Margaret Mackworth Praed realizzerà un lavoro plastico nuovo per la mostra al CIS, che dialogherà con lo spazio ampio della sala.
Garda Alexander, artista di origine tedesca residente a Zurigo – per la prima volta in Ticino – verranno esposti un nucleo di energia (Campi luminosi) e oggetti luminosi, nei quali l’energia cromatica e l’energia luminescente si uniscono in grandi superfici costituite da stratificazioni di colore. L’artista inoltre concepirà l’allestimento cromatico di una porzione dello spazio espositivo, secondo specifiche misurazioni energetiche. Le opere pittorico-installative di Garda Alexander rientrano nell’ambito dell’arte astratta, caratterizzata da vasti campi geometrici che creano “ambienti luminosi mentre luce e colore sono senza tempo”
Curatori
Gianna A. Mina e e Diego Stephani
Fotografia
Mauro Zeni
Flavio Paolucci
I ghiacciai stanno scomparendo, 2023
Vetro, legno, sasso colorato
Garda Alexander
Lichtobjekt Orange, 2017
Lichtobjekt Grau, 2017
acrilico su tela, plexiglas e tubo al neon
Energiehocker, 2024
marmo cristallina, foglia d’oro
Garda Alexander
Energiefeld Bordeaux, 2014
pigmenti, vernice acrilica e sabbia su tela
Penelope Margaret Mackworth-Pread
Large Doubled Nine, 1977-79
plexiglas
Flavio Paolucci
Le ultime foglie, 2014
bronzo
Penelope Margaret Mackworth-Pread
Iridescence-Myriad I-Installation, 2024
acciaio, rete metallica, fili di seta e metallici, perle di vetro, vernice acrilica e fluorescente
Flavio Paolucci
Il raggio di sole, 2019
bronzo, ottone
Penelope Margaret Mackworth-Pread
Iridescence-Myriad I-Installation, 2024
acciaio, rete metallica, fili di seta e metallici, perle di vetro, vernice acrilica e fluorescente